Una scarsa riserva ovarica è la causa più comune di infertilità femminile. Nella riproduzione assistita l’insufficienza ovarica è la condizione che maggiormente influenza l’esito del trattamento, perché il numero di ovociti che normalmente si ottengono è minore, rendendo di conseguenza necessari vari cicli di stimolazione.
Per migliorare le condizioni dell’insufficienza ovarica, a iGin applichiamo uno degli ultimi progessi della medicina riproduttiva: il Plasma Ricco di Piastrine (PRP) per la riattivazione ovarica.
Che cos’è?
Il nostro sangue è composto da un plasma ricco di piastrine con una capacità unica: rigenerare e riparare i propri tessuti. Attualmente, siamo in grado di ottenere questo composto e di migliorarlo attraverso procedimenti di laboratorio, per poi iniettarlo nel paziente riattivando così la sua capacità ovarica prima di un trattamento di stimolazione follicolare. Tutto ciò migliora l’ottenimento di ovociti maturi dal prelievo follicolare.
Come si effettua?
Il processo è semplice. Si preleva del sangue al paziente che viene immediatamente elaborato per aumentare i fattori rigenerativi già presenti nel plasma e aumentarne la concentrazione; si ottiene così il Plasma Ricco di Piastrine. Successivamente, si procede all’iniezione intraovarica del composto in sala operatoria. Un procedimento molto semplice che si realizza sotto anestesia.
I risultati sono evidenti tra il primo e il terzo mese, momento in cui si può iniziare il trattamento di stimolazione ovarica (FIV/ICSI, Metodo ROPA) per ottenere un maggior numero di ovociti. A volte può essere necessario dover ripetere la tecnica.
Questa tecnica è indicata in pazienti con una scarsa riserva ovarica e grave insufficienza ovarica, specialmente nella fascia di età fino ai 38 anni. Tuttavia, sarà decisione del medico curante valutare i possibili benefici di tale trattamento in base alle possibilità di successo del paziente.